La legge Levi minaccia l’editoria e la cultura italiane

L’altro giorno alla Camera è stata votata la proposta di legge firmata dall’onorevole Riccardo Levi in materia di prezzo di libri, che dovrà ora passare all’esame del Senato. Si tratta di una legge che intende regolamentare gli sconti da parte di editori e librerie. Così come è concepita (vedi approfondimento in fondo al post) la Legge Levi penalizzerà i medi e piccoli editori e le librerie indipendenti. La norma, infatti, lascia ampia libertà di sconto e di promozione agli operatori del settore, a tutto vantaggio dei grandi gruppi che hanno dimensioni tali da poter gestire politiche di sconto aggressive. Le vittime predestinate di questa legge saranno gli editori e le librerie indipendenti, che non potranno opporre difese a politiche di vendita basate sul prezzo.

Questa proposta di legge fa del libro un mero prodotto, rischiando di espellere dal mercato chi si sforza di affiancare a una pura logica commerciale anche uno sforzo di proposta culturale, che non sempre si può conciliare con i grandi numeri e le alte tirature. E’ ovvio che una

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