25° Giornata mondiale della libertà di stampa

Si è celebrato il 3 maggio il 25° World Press Freedom Day, dichiarato dall’Assemblea generale dell’ONU per mettere in evidenza l’importanza della libertà di stampa, ricordando i giornalisti uccisi e minacciati a causa del loro lavoro, e per ricordare ai governi di far rispettare l’Art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani (Parigi, 1948). La data è stata scelta perché allo stesso giorno del 1991 risale la dichiarazione di Windhoek, una carta che avrebbe delineato il futuro degli stati africani in tema di libertà di stampa.

Ogni anno l’UNESCO, dal 1993, ricorda questa giornata attraverso il conferimento del premio intitolato a Guillermo Cano Isaza, giornalista colombiano ucciso davanti agli uffici del suo giornale nel 1986. Il premio va a individui, organizzazioni o istituzioni che hanno dato un contributo alla difesa e/o promozione della libertà di stampa, spesso minacciata in diverse parti del mondo. Quest’anno il vincitore del premio, selezionato da una giuria internazionale indipendente di professionisti del settore, è il fotoreporter egiziano Mahmoud Abu Zeid (meglio conosciuto come Shawkan), in prigione dal 2013 – quando fu arrestato durante una dimostrazione al Cairo. Nel 2017 gli fu comminata la pena di morte, contro cui si scagliarono le Nazioni Unite proclamandola contraria ai diritti stabiliti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Dall’inizio dell’anno 38 giornalisti hanno perso la vita e 76 sono stati minacciati solo in Italia (fonte: Osservatorio Ossigeno per l’Informazione).

 

“Una stampa libera è essenziale per la pace, la giustizia e i diritti umani di tutti”

(Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite)

 

Immagine: Flickr / Francesco Spatola

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